Come apparecchiano la tavola le scrittrici? Riescono a gestire una mise en place tanto quanto un romanzo? Vediamo cosa ci svela Alice Basso autrice per Garzanti della nota serie sulla ghostwriter-detective Vani Sarca e di tanti altri successi letterari fino al recente Il grido della Rosa.
Un tema su cui Alice Basso ha confessato di avere qualche lacuna è il galateo, soprattutto quello a tavola. Ma come sempre, se l’è cavata egregiamente, grazie al suo innato umorismo!
Alice, qual è il tuo rapporto con il galateo?
Cara la mia intervistatrice, spero di non arrecarti uno shock (ma credo di no, perché di gentaglia come me credo che tu ne abbia vista già tanta e sia quindi preparata). Io ho una cognizione davvero lacunosa di tutto ciò che concerne il bon ton…
E se ti chiedo come apparecchi la tavola per colazione?
“Apparecchiare per colazione” è un’espressione, per me, quasi senza significato. La mattina trascino una tazza di tè e una ciotola di yogurt e cereali davanti al computer, e mangio mentre inizio a sbrigare la posta.
Una colazione sulla scrivania, non a tavola…
Eh sì, perché io faccio due lavori. Finita la colazione vado in ufficio, dove resto fino a sera, per cui le attività legate al mio ruolo di scrittrice le devo pigiare prima e dopo la mia giornata lavorativa… e quindi spesso anche durante la colazione.
Niente tovaglietta all’americana, tazze eleganti, selezione di marmellate in ciotole di vetro, quindi.
Mi dispiace deluderti, ma proprio no. Lo so, lo so. È un’abitudine pessima. Non sospirare, ti prego!
Vuoi sapere come apparecchiano o fanno colazione altre autrici italiane? Seguimi sul sito e scopri come si comporta, ad esempio, a tavola Anna Premoli.