Il Tè itinerante del mese di dicembre è delicato ma scintillante. Sulla tavola natalizia oro e rosa sbocciano sottopiatti con paillette, porcellane preziose e una miriade di candele che all’imbrunire creano un’atmosfera molto suggestiva. Panettoni e pandoro mignon, biscotti artigianali napoletani e cioccolatini estoni completano la splendida mise en place per un Natale sfavillante.
Ecco tutti i dettagli di un tipico evento che Fabiola e Dominique del Tè itinerante possono allestire per Natale, e non solo!
Natale rosa e oro
Mancano circa due settimane al Natale e ormai stiamo tutti entrando, chi più, chi meno, nel mood natalizio. Natale è il momento dell’anno più indicato per stupire chi riteniamo importante, magari proprio a tavola!
Se vuoi incontrare amici, conoscenti e colleghi per gli auguri di Natale, ma non hai voglia di organizzare una cena (troppi sbatti, troppi soldi), l’alternativa potrebbe essere quella di un intimo e tranquillo tè delle 5.
Credi che invitare le amiche per il tè significhi calzettoni di lana, molletta tra i capelli e un divano pieno di briciole? Il teatime si può vivere in modi diversi, e il Tè itinerante ti spiega come farlo con stile.
Vediamo innanzitutto cosa serve per allestire un elegante tè di Natale.
Tazze da tè con piattino, una per ogni ospite. Possono essere anche diverse tra loro, ma belle da vedere nell’insieme
1 teiera in porcellana o ghisa, che può essere spaiata dal servizio
cucchiaini da tè, uno per persona
2 zuccheriere, una con lo zucchero di canna e l’altro raffinato con relativo cucchiaino
1 lattiera
1 piattino per le fettine di limone
1 alzata da dolci a 1 piano se c’è una torta
piattini da dessert con forchettine, se c’è una torta
1 alzata da dolci a più piani se ci sono diverse preparazioni mignon
tovagliolini da tè, quelli con lato di max 16 cm, in stoffa. Oggi si possono usare anche in carta, purché molto belli e raffinati
1 vassoio per portare i vari componenti avanti e indietro dalla cucina.
Il colore oro è da sempre principe delle feste natalizie. Il rosa è un’alternativa dolce e neutra, più calda del candido bianco, un tocco di stile, che dona allure e femminilità.
Per allestire un tè di Natale, il Tè itinerante ha optato per i sottopiatti Dorella, in morbido tessuto con micro paillette, in due splendide tinte, rosa e oro. Rendono la mise en place davvero unica, per inviti sfavillanti, incantevoli e indimenticabili, e non solo durante le feste perché sono double-face! Da una parte brillanti paillette, dall’altra un jersey fantasia a fondo nero che potrai usare in qualsiasi momento dell’anno.
Sulla tavola, quella nel corridoio che porta al Centro dell’Incisione sul Naviglio Grande a Milano, è stata lasciata la tela di iuta originale per dare un tocco autentico. Sopra, un tessuto leggero color oro per impreziosire la visione d’insieme. E poi…
Le tazze. Bianche, classiche, deliziose per un tè tra amiche. Da accompagnare a un cucchiaino dorato, per rendere ancora più prezioso il tea time.
La teiera, la lattiera e la zuccheriera. Per il tè di Natale è stato scelto un servizio dorato da collezione, con immagini di donna vintage.
L’albero di Natale. In perfetto stile Tè itinerante, non poteva mancare un alberello di Natale alternativo composto da tante tortine gioiello, rigorosamente realizzate a mano, abbellito da palline e decorazioni scintillanti.
Gli elementi extra. Immancabili candelabri d’argento e una marea di candele rosa e oro, grandi e piccole, lunghe e corte, da accendere all’imbrunire per rendere magica l’atmosfera sulle note di White Christmas.
La pasticceria da tè
Per un tè di Natale non possono mancare i biscotti di pasta frolla, e il Tè itinerante ha scelto quelli di Lisa De Martino di Marano, in provincia di Napoli. Personalizzati e personalizzabili, Lisa realizza con amore, dolcezza e semplicità delicati biscotti con pasta frolla e pasta di zucchero.
Ha iniziato per caso, per amici e familiari, poi pian piano le si è aperto un mondo, soprattutto quello di Instagram, che adora le sue creazioni e il modo in cui lei interpreta i sogni dei clienti.
Cos’è il Tè itinerante?
Iniziativa nata per caso ai tempi della pandemia di Covid-19, il Tè itinerante è stato ideato da Fabiola Marchet di Atelier della Tavola e Dominique Dellisanti, entrambe amanti del table styling, dello stile e della bellezza in tutti i campi, soprattutto in tavola.
Il Tè itinerante è un momento in cui riscoprire quella lentezza di cui tutti ci siamo dimenticati, e respirare bellezza e cultura. Ti permette di scoprire angoli suggestivi della città ricchi di storia e fascino, nonché diversi modi per allestire un tè sia in casa che all’aperto.
Il Tè itinerante è la nuova formula per sorseggiare una tazza di tè caldo o freddo, in inverno come in estate. Perché il tea time, così come lo intendiamo noi, promuove il benessere psicofisico nei contesti urbani, diventando un elisir di lunga vita.
E c’è di più. Dal mese di settembre abbiamo introdotto molte altre novità, tra cui la realizzazione di splendidi sottopiatti in tessuto double-face, sfoderabili e lavabili, che permettono di creare mise en place spettacolari, abbinandoci i macaron segnaposto che vengono dati in regalo.
Il Centro dell’Incisione a Milano
Il Centro dell’Incisione di Milano è un luogo affascinante, dove ancora oggi opera una stamperia che predilige la magia di un’arte manuale perduta: l’antico torchio a mano. Si affaccia da più di quarant’anni sulle sponde del Naviglio Grande e rappresenta una piacevole sosta nel quartiere per molti appassionati, turisti, cittadini o semplici curiosi.
Oltre la soglia secentesca di una delle più antiche cascine della città, dove un tempo abitava un’agiata famiglia borghese, si percorre un lungo corridoio che sfocia in un cortile interno dove il tempo sembra essersi fermato. Qui ci accoglie una rigogliosa vite del Canada, e la stamperia, fondata nel 1975 da Gigi Pedroli.
Gigi Pedroli cercava un piccolo locale dove sistemare un torchio. Chiese alla portinaia del palazzo e lei gli fece vedere quel minuscolo spazio dove, sino a poco tempo prima, erano stati “a pensione” da un’abitante del palazzo sei operai pugliesi che lì avevano ricavato le loro stanzette, dipingendo le travi del soffitto e i muri. Il pavimento era in terra battuta.
A colpo d’occhio, Pedroli vide la possibilità di creare uno spazio creativo, e anche espositivo, per un gruppo di artisti che erano stati formati all’incisione da un giovane stampatore di Urbino, Giancarlo Sardella.
Ma cosa aveva fatto Pedroli fino ad allora? Aveva frequentato la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco, poi era stato grafico in uno studio pubblicitario e, dal 1960, si era dedicato solo alla pittura.
Per portare gente sui Navigli, considerati all’epoca una zona depressa, Pedroli e i vari artisti facevano anche musica. Umberto Faini con il violino e lui con la chitarra cantavano canzoni da loro composte e facevano un cabaret milanese. Ma organizzavano anche mostre a tema, e ogni settimana, al giovedì, offrivano pane e salame, così che chi ci andava potesse anche cenare.
Oggi il Centro dell’Incisione è uno spazio attivo per esposizioni, corsi, eventi culturali.
Rimaniamo in contatto
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