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Come allestire una tavola blu dal tocco astratto

da Fabiola Marchet

Scopri cosa non può mancare, i colori più adatti e i must have per apparecchiare una tavola dal tocco astratto. Con i piatti di Dalila Chessa, ispirati alla natura, puoi rendere speciale una cena a due o un pranzo con la tua amica del cuore.

[nextpage title=”Donne in blu“]

Il modo in cui apparecchi la tavola anticipa sempre l’atmosfera che vuoi regalare agli ospiti. La cura nella scelta di tovaglia, piatti e accessori è senza dubbio l’ingrediente basilare per rendere indimenticabile un pranzo o una cena. Se ti piace lo stile moderno e astratto, e vuoi impressionare con un’idea originale, ecco come allestire la tua mise en place.

Il punto di partenza per apparecchiare una tavola di questo tipo è sicuramente la scelta del colore, che ne determina il mood generale. Se pensi a una tavola illuminata dal sole estivo, scegli una tinta intensa come il cobalto.

Gioca con il ton sur ton per dare vita a un effetto stratificato e ricercato. Tovaglia, tovaglietta abbinata ai tovaglioli e al sacchetto portatutto di Dominique Dellisanti, grandi sottopiatti ovali in vetro blu, bicchieri e calici lavorati. E poi, i protagonisti della tavola per sorprendere i tuoi ospiti: i piatti in ceramica della linea Donne in blu di Dalila Chessa.

Lavorati minuziosamente su un tornio, i piatti sono dipinti a mano. Rappresentano un affascinante volto di donna moderna, astratta ed essenziale, su uno sfondo azzurro.

“Le donne trovano sempre la forza e il coraggio di rifiorire nonostante le avversità che incontrano nel loro cammino”, afferma l’artista toscana. E Dalila le immagina proprio così: forti, belle e rigogliose come le piante che portano in testa. Perché la natura è forza, risposta ai propri dubbi, supporto contro le paure. La natura è la luce nel buio.

[nextpage title=”Dalila Chessa: la ceramista che si ispira alla natura “]

Cresciuta in una famiglia di artisti toscani, Dalila Chessa inizia a sperimentare la ceramica molto presto. Fin da bambina ama tutte le forme d’Arte, tra cui il canto lirico. Ma sono soprattutto le Arti applicate a gratificarla.

Laureata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti, inizia a sperimentare nuove tecniche nell’ambito della ceramica, affiancando studi di ricerca sul colore e sulla materia presso la Meridiana Ceramic School, sotto la guida della ceramista Carolyn Genders. Prosegue la sua formazione con un corso per torniante alla Scuola di Ceramica di Montelupo Fiorentino.

La ricerca artistica di Dalila Chessa si muove principalmente dall’osservazione del mondo naturale e dal rapporto indissolubile che esiste tra Uomo e Natura. I suoi lavori su ceramica raccontano di un incontro alla pari tra esseri viventi affini. O meglio, dell’uomo che si riappropria del suo atavico legame con la natura.


Le ceramiche di Dalila Chessa sono realizzate con materiali atossici, destinate quindi a uso alimentare per accompagnare e coccolare le giornate di chi se ne circonda.

La mia ricerca artistica si muove principalmente dall’osservazione del mondo naturale e dal rapporto indissolubile che esiste tra Uomo e Natura.”

Dalila Chessa

[nextpage title=”Elementi decorativi“]

Come decorare una tavola classica e moderna allo stesso tempo? Punta su posate e bicchieri colorati abbinati alle tinte dei piatti. Lega il tovagliolo con una passamaneria con pompon. Infilaci un fiore o un rametto verde.

Riempi il sacchetto di tela di foglie e fiori, a tuo piacimento.

Infine, accendi delle candele per creare atmosfera. Secondo il galateo, a tavola fiori e candele non dovrebbero avere una profumazione intensa per non coprire il sapore dei cibi. Ma se apparecchi all’aperto, dopo il pasto accendi una candela Brezza Marina di KCandles.

In pochi minuti, nell’aria si spargerà un delicato aroma di limone, bergamotto e muschio bianco che non potrà che essere apprezzato dagli ospiti. Anche perché si tratta di una profumazione perfetta per l’estate!

[nextpage title=”Villa Marino di Gaggiano“]

Per la mise en place in cui spiccano le ceramiche di Dalila Chessa ho scelto come ambientazione Villa Marino di Gaggiano, a pochi chilometri da Milano.

Questa villa tipica milanese si trova lungo la pista ciclabile del Naviglio Grande. Tra i suoi proprietari storici figurano nomi famosi della nobilità milanese: gli Arcimboldi, primi proprietari, seguiti dai marchesi Stampa, alla fine del ‘500, i conti Cantoni, e nel ‘700 gli Aloardi. Per questo la villa è conosciuta anche come “Stampa-Aloardi”.

Si narra che, nel XVI secolo, il conte Tommaso Marino si innamorò della nobile veneziana Arabella Cornaro, forse ospite dell’ambasciatore della Repubblica Veneta a Milano. Dopo aver costruito per lei l’edificio più bello di Milano, le regalò una residenza di campagna a Gaggiano, lungo il Naviglio Grande. A ricordo delle ville e dei canali di Venezia. Ma il matrimonio naufragò. Il contrasto crebbe al punto che Marino, così si narra, uccise Ara, seppellendola in un angolo nascosto del giardino.

Dal 1936 nella Villa Marino risiedono gli attuali proprietari, la famiglia Gorini, titolare dell’omonima azienda agricola. Prodotto di punta dell’azienda agricola Gorini è il riso Gorini, nelle qualità Carnaroli, Arborio e Roma. Inoltre il mais per la farina da polenta, ottenuto con le più moderne tecniche e attrezzature, nel rispetto dell’ambiente. Le confezioni eleganti rendono questi prodotti adatti a ogni occasione!

Inoltre, per gli amanti della vita all’aria aperta, il restauro conservativo di un rustico ha permesso di aprire un grazioso agriturismo con camere. Con travi in legno a vista, mattoni e tegole antiche.

Rimaniamo in contatto

Se questo post ti è piaciuto, lascia un commento. Se invece vuoi progettare il tuo servizio di piatti personalizzato parlane con Dalila Chessa: ti seguirà passo dopo passo nella realizzazione!

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4 commenti

silvy silver 17/06/2023 - 16:19

Bellissimo articolo da chi ha il buon gusto e l armonia per creare un atmosfera unica !

Risposta
Fabiola Marchet 17/06/2023 - 16:22

Grazie mille!

Risposta
Gloria 13/06/2023 - 16:48

Ti seguo sempre ma non ho mai avuto il piacere di commentare. A volte siamo di fretta e non ci prendiamo il tempo di lasciare un commento a chi, con gusto ed eleganza, mantiene viva la bellezza e lo stile. Grazie di cuore

Risposta
Fabiola Marchet 16/06/2023 - 10:43

Ciao Gloria, grazie a te per il tuo dolce commento al mio post!

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