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I sottobicchieri in resina per una tavola personalizzata

da Fabiola Marchet

Come sorprendere gli ospiti con sottobicchieri originali ed eleganti, che diventano veri e proprio oggetti di design. E se vuoi distinguerti, ecco che puoi iscriverti a un corso per imparare a lavorare con la resina epossidica e realizzare elementi decorativi per la casa e la tavola, da regalare o rivendere a clienti e conoscenti.

[nextpage title=”Il ruolo del sottobicchiere in tavola “]

Il sottobicchiere è un oggetto di uso familiare pensato per proteggere la tavola da macchie, soprattutto quando non c’è la tovaglia. Invece, come elemento decorativo, molti pensano che non sia efficace e che occupi solo spazio.

Sebbene nemmeno io sia una fanatica dei sottobicchieri, quando ho visto quelli in resina epossidica di Candida Lorusso non ho saputo resistere. Nei suoi oggetti, la passione e la resina si uniscono per donare emozioni. Nella resina ogni creazione racconta qualcosa di lei e porta sulla tavola un tocco di eleganza e personalità.

E poi, chi l’ha detto che un sottobicchiere debba necessariamente essere usato come tale? E soprattutto, hai mai pensato di utilizzare i sottobicchieri colorati per distogliere lo sguardo da stoviglie dozzinali?

Apparecchiare la tavola è una consuetudine che assume diverse forme di espressione a seconda del momento della giornata e dell’occasione. Che sia un pranzo tra amici o una cena raffinata, ogni momento ti dà l’opportunità di dare sfogo alla tua creatività!

Per la mia mise en place estiva di questa calda settimana di luglio ho scelto dei sottopiatti tondi color avorio, abbinati ai tovaglioli. Li propone il Tè itinerante: sono realizzati a mano, sfoderabili, double-face, in tessuto con decori ramage molto raffinati.

Il bianco è un colore molto versatile perché, a seconda della tonalità scelta e dei colori con cui lo si abbina, può generare stili diversi. Hai mai pensato di accompagnare l’avorio con i colori dei luoghi di vacanza più belli?

Bastano pochi dettagli, come i sottobicchieri bicolore, azzurro e argilla, di Candida Lorusso. Un connubio che sa di villeggiatura, di mari del sud e di sabbia del deserto. Come afferma questa artista della resina: «Circondarsi di cose belle e originali è il primo passo per creare la tua meravigliosa realtà. Impreziosire la tavola con particolari unici è un ottimo inizio».

Pur essendo una mise en place semplice, l’accenno di color argento conferisce un aspetto prezioso e unico, senza eccedere. Io ho preso spunto proprio dai sottobicchieri per riprenderlo in altri elementi. Lo vedi nelle posate, nel legatovagliolo, nel candelabro, nelle candele che si accendono all’imbrunire.

Un sottobicchiere che può essere utilizzato anche come sottobottiglia, e perfino in modo creativo, come me. Sulla mia tavola il sottobicchiere è diventato una sorta di decoro segnaposto da appoggiare sui piatti. Magari per un mignon salato.

[nextpage title=”CandArt di Candida Lorusso“]

Negli ultimi anni, il design con la resina è una scelta sempre più apprezzata. E non solo per l’utilizzo a scopi industriali o edili! La resina ha trovato nuovi sbocchi in altri settori, tra cui quello artistico. Essendo una materia che offre brillantezza e lucentezza, permette infatti di realizzare accessori unici e irripetibili, tra cui quadri, gioielli o elementi decorativi.

Commenta Candida Lorusso di CandArt: «Circondarsi di cose belle e originali è il primo passo per creare la tua meravigliosa realtà».

Candida Lorusso è un’artista della resina che vive a Torino con il marito e i figli. La passione per l’arte in tutte le sue forme è sempre stata presente nella sua vita. Ma è nella resina che ha trovato la chiave per esprimersi pienamente. E oggi, grazie al progetto CandArt, può finalmente dare forma alla sua creatività e condividerla.

Ogni creazione di Candida Lorusso racconta qualcosa di sé. Ma una volta nelle tue mani esprimerà anche le tue emozioni e i tuoi desideri. Perché assieme troverete la soluzione più adatta alle tue esigenze, la tua casa o un regalo.

Candida Lorusso realizza orologi, quadri e oggetti per la casa. Orologi personalizzabili da integrare con i colori e gli arredamenti del tuo ambiente. Quadri che hanno la stessa intensità di una fotografia, che racconta immagini passate e future. Oggetti che possono raccontare e regalare qualcosa.

“Oggi, grazie alle tante soddisfazioni nate con questo progetto, scopro che la passione cresce e acquista valore solo quando condivisa.”

Candida Lorusso

L’arte della resina ti affascina? Vorresti imparare anche tu a creare oggetti artistici in resina scoprendone tutto il processo? Stai pensando a un guadagno mensile aggiuntivo?

Candida Lorusso ha ideato una serie di corsi di resina rivolti proprio a chi vuole cimentarsi nella realizzazione di oggetti di arredo, affinando le varie tecniche! Mettendo a tua disposizione la sua esperienza, quest’artista della resina vi aiuterà a ottenere competenze di base o sviluppare abilità già acquisite. E a raggiungere i risultati sognati risparmiando tempo e denaro! Perché una delle sue più grandi soddisfazioni è proprio veder crescere gli artisti ai suoi corsi di resina ed eco-resina.

Potrai creare ciò che più ti piace, magari iniziando proprio da un set di sottobicchieri come quello che ho utilizzato per creare questa mise en place. Impreziosire la tavola con particolari unici è un ottimo inizio, non credi?

Perché comprare o creare acquistare un’opera fatta con la resina?

In entrambi i casi saprai di possedere un pezzo unico, fatto a mano. Oggetti che si differenziano da quelli seriali, che possono avere difetti e imprecisioni, ma questa è la bellezza del lavoro artigianale manuale!

[nextpage title=”La storia dei sottobicchieri“]

Il sottobicchiere, oggi oggetto comune usato per appoggiare il bicchiere e proteggere la superficie del tavolo, in passato aveva in realtà anche altri utilizzi.

Una prima testimonianza la si trova nel trattato in tre libri Il pedagogo del teologo greco Clemente Alessandrino, e risale al 150 d.C.! Nel suo trattato egli spiega i modi corretti di comportarsi nelle varie situazioni, a cominciare dalla tavola. Sostiene, ad esempio, che il calice di vino debba essere appoggiato sul sottobicchiere e non su un telo bianco!

Un’altra testimonianza scritta dei sottobicchieri risale al 1760. Nel suo The Antique Buyer’s Handbook, Peter Cook scrive che i nobili li usano per far scivolare le bottiglie di vino sul tavolo, tra commensali lontani, quando la servitù non è presente per impegni o malattia.

Il gesto, nato dalla pigrizia degli aristocratici, si chiamava “coasted”, da qui il termine inglese tuttora usato, coasters. I primi sottobicchieri erano grandi quanto un vassoio di legno, feltro o argento. Solo nel 1880 verranno brevettati quelli di cartone, tipici da birra. Naturalmente in Germania!

Nel 1920 il birrificio inglese Watney’s crea dei gadget sottobicchieri col proprio simbolo e omaggia i pub e i bar di Londra. Molti inglesi però non comprendono il significato di questo oggetto e lo usano per tappare la birra. Considerando che sono in feltro, i peletti sporchi cadono nella birra creando ovviamente un certo disagio…

Dagli anni ’50 i sottobicchieri si diffondono soprattutto nei locali, mentre oggi hanno un ruolo importante anche sulle tavole di casa.

I sottobicchieri in resina epossidica, coordinabili con vassoio, portacandela e portaoggetti, come quelli di Candida Lorusso, possono davvero rendere la tua tavola unica e particolare. E si possono anche inglobare dei fiori! Non è fantastico?

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Ti aspetto presto con un’altra mise en place estiva!

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