Ti è mai venuto il dubbio, mentre apparecchi la tavola, dove mettere il tovagliolo o se l’acqua vada servita in bottiglia o in caraffa? Sai cosa dice il galateo sull’apparecchiatura della tavola? Ecco tutto quello che devi sapere per disporre piatti e posate senza sbagliare!
Una tavola ben apparecchiata è segno di rispetto verso gli ospiti e costituisce una sorta di biglietto da visita della padrona di casa. Ecco cosa sapere per fare bella figura anche quando non hai la più pallida idea da dove iniziare!
Io sono appassionata di mise-en-place, perché si comincia a mangiare con gli occhi, nutrendosi della bellezza e dell’armonia della tavola, che valorizza il cibo. Così come accade anche il contrario: una pietanza squisita viene avvilita da una tavola non curata.
ANNA CALDERA
LA TOVAGLIA
Forma e dimensione. La tovaglia deve adattarsi alla forma del tavolo e avere una caduta massima di 30 centimetri di lunghezza. Runner e tovagliette all’americana sono adatti solo per incontri non ufficiali e amichevoli.
Il tessuto. Nelle situazioni formali è preferibile optare per tessuti eleganti e preziosi come il lino, la fiandra e il pizzo, altrimenti usa un classico cotone. Bellissime le tovaglie della nonna ricamate a mano, anche se il solo pensiero di doverle lavare e stirare dopo l’uso ti inducono a lasciarle nel cassettone.
Il colore. Il bianco è un classico, da vivacizzare eventualmente con stoviglie colorate.
Abbinamenti. Se la tovaglia è a tinta unita, puoi scegliere stoviglie decorate, per esempio con fiori, greche, soggetti marini. Ma se la tovaglia è a fantasia, tutto il resto dovrà essere di una tonalità unica, che sia presente nel tessuto. Per esempio, se la stoffa è abbellita di girasoli, i piatti e i manici delle posate potrebbero essere gialli o verdi.
La presentazione. La tovaglia e i tovaglioli devono essere sempre lavati e stirati. Se la tovaglia presenta delle pieghe e delle grinze, quando la stendi stirala direttamente sul tavolo.
La doppia tovaglia. Nelle grandi occasioni puoi utilizzare due tovaglie, ovvero una pesante e colorata che cade fino a terra, sovrastata da una più leggera, bianca o di tonalità simile a quella messa sotto.
Il mollettone copritavolo. Se il piano del tavolo è particolarmente delicato, sotto la tovaglia stendi un mollettone. Si tratta di un morbido telo di panno felpato, tecnofibra o gomma che protegge dagli urti e dal calore, assorbe gli eventuali liquidi rovesciati, conferisce una certa morbidezza, e attenua i rumori di posate, piatti e bicchieri, oltre a impedire alla tovaglia di scivolare. Il mollettone è spesso dotato di un elastico perimetrale per facilitare l’adesione al piano e per tenerlo ben teso e fermo.
I PIATTI
Se organizzi un evento formale, meglio utilizzare piatti bianchi. Nelle altre occasioni metti in tavola piatti colorati purché in pendant con il resto della tavola. Ma come disporre i piatti a tavola?
– Il sottopiatto. Lo scopo principale è di preservare la tovaglia ma anche di aggiungere un elemento decorativo alla tavola, tant’è che il bordo spesso è lavorato o traforato. È utile anche per definire la distanza tra i commensali, che dovrebbe essere di almeno 40 centimetri, per cui è la prima cosa che devi mettere in tavola. Non va mai tolto o sostituito nel corso del pranzo.
– Il piatto piano.
– Il piatto fondo.
– Il piattino per l’antipasto.
– Il piattino per il pane, da posizionare sopra le posate di sinistra.
LE POSATE
Non è necessario che tiri fuori tutta l’argenteria, ma se hai delle posate preziose usale e non lasciarle nella credenza per il giorno in cui speri di avere a pranzo il Presidente della Repubblica, ovvero mai.
Come si dispongono le posate a tavola?
– A sinistra del piatto: la forchetta per l’antipasto, la forchetta per il primo piatto o asciutto, la forchetta per il secondo piatto, normalmente carne o pesce.
– A destra del piatto: il coltello da carne, il coltello da pesce, se previsto nel menu, il cucchiaio per primi brodosi o potage (che, in parole povere, è la minestra). La forchetta da ostriche si mette accanto al cucchiaio, ma solo se previste nel menu.
– Sopra il piatto si mettono le posate da dessert e frutta: il coltello con il manico verso destra, la forchetta con il manico verso sinistra, e infine il cucchiaio con il manico verso destra. Se temi di non ricordare l’ordine in cui disporle, il segreto sta nel guardare le posate accanto al piatto e di portarle sopra mantenendo la direzione dell’impugnatura.
Se tra gli ospiti ci sono bambini sotto i dieci anni, predisponi per loro le posate da frutta al posto di quelle normali.
Le buone maniere sono la consapevolezza sensibile dei sentimenti degli altri. Se hai quella consapevolezza, hai delle buone maniere, non importa quale forchetta tu stia usando.
EMILY POST
IL TOVAGLIOLO
Secondo il galateo, il tovagliolo dovrebbe essere dello stesso tessuto della tovaglia, piegato in quattro, e posizionato dove c’è posto: a destra, a sinistra oppure sopra il piatto. Secondo Elda Lanza, giornalista ed esperta di comunicazione e galateo, «oggi va a sinistra perché, se lo si mette a destra con cucchiaio, coltello e i due bicchieri (acqua e vino), a sinistra rimane solo la forchetta con il pane, significa che la tavola è squilibrata.»
BICCHIERI
Se la cena è formale i bicchieri più indicati sono quelli a calice di vetro o cristallo trasparente. Oggi sono ammessi anche quelli colorati e i tambler, ovvero senza stelo.
Posizionali partendo dalla punta del coltello, davanti al piatto, leggermente spostati sulla destra, perché ce ne saranno ben quattro, cioè:
- il bicchiere per il vino bianco, che viene servito per primo
- il bicchiere per il vino rosso
- il bicchiere per l’acqua, che è quello di più grandi dimensioni, solitamente un tambler
- e la flûte, un bicchiere a calice alto e stretto, che generalmente viene messo dietro agli altri tre bicchieri e si usa per le bollicine da dessert, sebbene gli esperti di galateo sostengano che andrebbero servite per prime, e non per ultime!
La disposizione dei bicchieri proposta dal galateo presuppone di avere molto spazio. Oggi, quindi, è possibile spostare il bicchiere dell’acqua davanti a quelli del vino, senza contravvenire ad alcuna regola.
Le coppe di champagne e i bicchieri dei liquori non vanno mai messi in tavola, ma su un tavolino in disparte, magari in salotto.
A questo punto ti domanderai dove mettere l’acqua a tavola? L’acqua gasata deve essere lasciata nella bottiglia originale, mentre quella naturale va travasata in una caraffa di vetro. In questo modo constaterai tu stessa come la tavola da anonima diventerà subito ricercata e raffinata!
IL SEGNAPOSTO
Il segnaposto si utilizza quando a tavola ci sono più di sei commensali. Va posizionato dietro le posate da dessert. Se hai pensato a qualcosa di particolarmente creativo e originale, puoi anche regalarlo agli ospiti prima del congedo come ricordo della serata.
IL CENTROTAVOLA
Sulla tavola non dovrebbe mai mancare un centrotavola di frutta o di fiori, purché non emanino un gran profumo. La cosa più importante, oltre al fatto che deve abbinarsi allo stile della tavola, all’ambiente e alla stagione, è che non deve dare fastidio ai commensali. Prova a immaginare un centrotavola talmente alto e voluminoso da non permetterti di guardare chi ti sta di fronte!
ASSOLUTAMENTE NO
Alcuni oggetti non devono mettere a tavola per nessun motivo: il portacenere, gli stuzzicadenti, lo Scottex e i fiammiferi. Il sale non si chiede mai. Secondo il galateo, infatti, chiedere il sale è un chiaro segnale che il cibo non è apprezzato. Per questo motivo, la padrona di casa dovrebbe prevedere una ciotolina dotata di un minuscolo cucchiaio o una piccola saliera per ciascun ospite, in modo che ognuno si regoli da solo senza menzionarlo!
Se vuoi sapere come si apparecchiava la tavola un tempo, leggi l’articolo La tavola degli antichi Romani.